Elenco di prodotti per marca CASTELLO DI AMA

“Castello di Ama è un microcosmo di tempo, storia, natura e arte. Il suo è un ambito contenuto e intimo. Qui nulla è monumentale, nulla è grandioso o esagerato, non c’è niente che non si fonda armoniosamente con il paesaggio. Tutto è caratterizzato da un senso di contenimento, equilibrio e tranquillità. Lo sviluppo del progetto artistico è stato più organico che schematico: sebbene sia stato realizzato, di media, con una commissione all’anno, vi sono stati anche i periodi in cui non è stato aggiunto nulla (così come ci sono anni in cui si decide che non verrà prodotto alcun vino). Una serie aperta in cui nessun programma o progetto è prioritario rispetto agli altri, e che sarà arricchita e ingrandita nel corso del tempo grazie a nuovi interventi. A ogni ulteriore aggiunta, l’identità dell’insieme viene modificata e rafforzata allo stesso tempo.”
La storia

La fondazione di Castello di Ama è datata 1976, quando quattro famiglie originarie di Roma si proposero di riportare una prestigiosa tenuta vinicola ai fasti che meritava. L’azienda, originariamente costituita da 55 ettari e situata nel cuore del Chianti Classico, venne da subito valorizzata attraverso gli importanti investimenti in vigna, seguendo le tecniche agronomiche più aggiornate dell’epoca, e la costruzione di una nuova cantina, dotata di vasche in acciaio, controllo della temperatura e ampi spazi di lavoro. 

Realizzata l’infrastruttura che potesse proiettare Castello di Ama tra le aziende più avanzate del territorio, la società riconobbe la necessità di una persona che potesse prendere la conduzione enologica con personalità e competenza. Fu quindi nel 1982, con l’arrivo di Marco Pallanti, all’epoca giovane agronomo, che l’azienda intraprese lo slancio decisivo per la ricerca della qualità senza compromessi.

Negli anni ’80 Castello di Ama contribuì a consolidare il concetto di cru, producendo le selezioni di Chianti Classico: “Vigneto Bellavista”, la cui prima annata risale al 1978; “Vigneto San Lorenzo”, dal 1982; “Vigneto La Casuccia”, dal 1985; “Vigneto Bertinga”, dal 1988. I primi anni di sperimentazione portarono poi alla ricerca di varietà non-tradizionali che potessero esaltare le caratteristiche del Sangiovese: il Merlot, inizialmente sovrainnestato in una piccola parcella di Canaiolo e Malvasia Bianca, portò risultati qualitativi così sorprendenti da meritare un’etichetta a sé stante, quella che sarebbe diventata “L’ Apparita”, uno dei gioielli dell’enologia mondiale. 

La direzione verso la qualità enologica, al riparo da tendenze di marcato, venne poi rinsaldata nelle sue premesse nel 1988 con l’entrata di Lorenza Sebasti, figlia di uno dei soci fondatori, e dalla sua ascesa al ruolo di amministratore delegato. La comunione di intenti tra Lorenza Sebasti e Marco Pallanti ha portato, sin dagli anni ’90, a un consenso totale della critica, ponendo Castello di Ama tra le primissime aziende del Chianti Classico e tra le principali d’Italia.

Ad oggi, Castello di Ama possiede e gestisce circa 75 ettari di vigne e 40 ettari di oliveti, avvalendosi del lavoro di più di 60 persone. Il ruolo di direttore generale ed enologo è rivestito continuativamente da Marco Pallanti, che ha ricoperto, tra il 2006 e il 2012, la carica di Presidente del Consorzio del Chianti Classico, portando il contributo della creazione della categoria ‘Gran Selezione’ con l’obiettivo di evidenziare la straordinaria qualità e diversità dei vini della regione.