Elenco di prodotti per marca GARZOTTO

La storia del mandorlato

Quella scritta da Garzotto Rocco & Figlio è una grande storia di passione. Un racconto che inizia nel 1840 a Cologna Veneta e che fino ad oggi si è tramandata di Padre in Figlio. Oggi, dopo 5 generazioni, la ricetta autentica è custodita come un tempo, mantenendo alti i valori di qualità  e di tradizione.

COME NASCE IL MANDORLATO

Un racconto che inizia nel 1840 a Cologna Veneta dove il giovane garzone di farmacia Rocco Garzotto ha una semplice quanto grande intuizione: amalgamare il miele con albume d’uovo, zucchero e mandorle sbucciate, lavorando l’impasto a caldo per molte ore per dar così vita al Mandorlato di Cologna Veneta. In poco tempo il suo Mandorlato viene apprezzato per la straordinaria qualità degli ingredienti e per la presentazione in eleganti confezioni, divenendo un dolce tipico delle feste tanto da essere esportato anche nel Nuovo Mondo.
RICERCA DELLA PERFEZIONE

I nostri prodotti non sono frutto di ricette segrete, ma della tradizione tramandata da quasi due secoli.
Usiamo solo le migliori materie prime frutto di una costante ricerca senza compromessi: miele di acacia siciliano, mandorle pugliesi e nocciole piemontesi acquistate intere e sbucciate, e da noi tostate al momento.
Le materie prime sono di provenienza esclusivamente italiana e le lavoriamo come l’arte pasticcera richiede, con attenzione e sapienza, rispettando i profumi e i sapori di ognuna. 

LE PRIME IMPASTATRICI
Si devono attribuire, infatti, al genio e all’iniziativa di Rocco Garzotto quelli che ancora oggi sono i metodi usati per la produzione del Mandorlato. Qui il padre fondatore progetta le tecnologie per costruire le prime impastatrici meccaniche. Strumenti che facilitavano il lavoro dell’uomo senza però voler sostituire il prezioso contributo affidato alle mani esperte del personale specializzato.
I CUSTODI DELLA RICETTA
Oggi i custodi della ricetta, che ha fatto la storia del Mandorlato in Italia, sono gli eredi di Rocco Garzotto. Una famiglia che ha saputo mantenere intatto il gusto di una lavorazione antica.
Una ricetta vincitrice di medaglie alle esposizioni universali, ambasciatrice oltreoceano dell’arte pasticcera italiana e che portò al suo inventore persino la benedizione del Papa.