1 BOTTIGLIA DA 50 cl.

43%vol. 

A pochi passi dal Palazzo Reale di Torino, la bottega di Antonio Benedetto Carpano fu teatro, nel 1786, di un’invenzione destinata a restare nella storia dei vini liquorosi aromatizzati. Il distillatore piemontese, mettendo a frutto i propri studi da erborista, mescolò una varietà di erbe e spezie con vino Moscato e il risultato fu via via riconosciuto con il nome di Vermouth, appellativo che nasce dall’adattamento del termine tedesco Wermut, con quale, in terra germanica, viene chiamata l’artemisia maggiore.

A oltre 230 anni da quell’invenzione, il Vermouth continua a portare nel mondo questa antica tradizione distillatoria piemontese che affonda le sue basi in uno dei vitigni più aromatici del Piemonte. Ma con le sue note fruttate ed estremamente amabili, il Moscato da vita, oltre al celebre vino, anche ad una delle grappe più aromatiche, ottenuta attraverso le sue vinacce.

Posta in invecchiamento in essenze lignee di pregio, la Grappa di Moscato assume un tono estremamente gentile, grazie anche al paziente riposo di almeno dodici mesi all’interno di barrique di rovere.

Nel connubio fra le due storiche tradizioni piemontesi, la Grappa di Moscato e il Vermouth trovano il loro punto di contatto attraverso la continuazione dell’affinamento della Grappa di Moscato nelle botti precedentemente utilizzate per l’invecchiamento del Vermouth di Torino.

Le alchimie si fondono e la varietà di sentori, che il territorio piemontese esprime nelle sue uve e nel variegato patrimonio di erbe  e piante che popolano le campagne della regione, lascia un segno inconfondibilmente piacevole.

Il risultato è semplicemente suadente grazie ad un bouquet di profumi ed un insieme di aromi in grado di esaltare pienamente la morbidezza intensificando la ricchezza olfattiva dei prati e i sentori rotondi della frutta baciata dal sole che splende sopra i dolci pendii da alcuni anni riconosciuti come “Patrimonio dell’Umanità”.