È una storia di famiglie quella che racconta il vino: enologia e genealogia.

Anche le radici di questa azienda hanno trovato la loro originaria piantagione negli ascendenti di coloro che ne stanno oggi determinando il rinascimento.

Erano gli anni Trenta del Novecento quando due giovani coniugi, Vito Giacalone e Giuseppa (Pinuzza) Genna, mettono su casa insieme nella contrada marsalese di Tabaccaro. Come tutta l'altra brava gente di campagna dell'epoca, vi costruiscono accanto il tipico malaseno col tetto a spiovente sorretto da travi in legno e la copertura in tegole di terracotta che qui chiamiamo ciaramire. E proprio questa la prima cantina di famiglia.

Possedevano circa 7 ettari di terreno nelle antiche contrade di Bordino, Marcanza, Portelli, Favorotta, Bufalata, Spagnola. E vi coltivavano agrumi e ulivi, ma soprattutto vigne: dalle cui uve a bacca bianca delle cultivar Grillo, Inzolia e Catarratto si otteneva il vino base per la produzione del Marsala.