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1 BOTTIGLIA DI MASSETO - TOSCANA IGT. 75 CL.
Dopo un inverno mite e piovoso, marzo ha visto un temporaneo abbassamento delle temperature con qualche notte sotto o°C proprio all'inizio del germogliamento nell'ultima sectimana del mese. i germogli appena sbocciati erano tuttavia ancora protetti dal tessuto cotonoso della gemma, che ha permesso di evitare danni dal gelo.
Il resto della primavera ha visto un tempo generalmente caldo con precipitazioni nella norma, garantendo un regolare sviluppo vegetativo fino alla fioritura che è avvenuta tra il 2o e il 25 maggio
In giugno un passaggio piovoso di grande intensità verso la metà del mese ha lasciato seguito ad un lunghissimo periodo di siccità con sostanziale assenza di piogge e temperature torride fino alla fine di agosto. Linvaiatura si è svolta in maniera omogenea e veloce tra il 2o e il 25 luglio, dando avvio alla maturazione delle uve sotto un sole ardente. A fine agosto sono arrivate delle piogge che hanno portato ad un notevole abbassamento delle temperature, con minime notturne anche fino a 13"C, condizioni ideali per completare la maturazione dei Merlo.
La loro raccolta è avvenuta presto e velocemente per preservarne al massimo la freschezza ed appena in tempo per evitare un'improvvisa
ondata di caldo di una settimana, dee il termometro ha segnato fino a 37 gradi. La vendemmia dei Merlot è stata completata il r4 settembre, seguita quasi immediatamente dalla raccolta del Cabernet Franc, per concludere la vendemmia il 16 settembre.
“A Masseto cerchiamo di limitare il più
possibile la nostra azione sul vino.
Il nostro obiettivo è semplice:
catturare lo spirito della natura
e portarlo ai suoi massimi livelli.”
“Il Masseto è un luogo incontaminato, aspro e primitivo. Per niente facile da lavorare. Le condizioni
sono estreme. Siamo sempre sul punto di ottenere un vino fantastico, ma il risultato
non è affatto scontato. Il rischio di fallire c’è sempre. È davvero un luogo magico
in cui è la natura a prendere le decisioni più importanti.”
Cruciale per la resa del vigneto sono le argille blu plioceniche, presenti da milioni di anni appena sotto la superficie del terreno. Qui un tempo c’era una palude costiera sulla quale, nel corso dei secoli, si sono formati depositi argillosi ricchi di sale e tracce di vita marina.
L’erosione delle colline circostanti ha apportato strati di fango, ghiaia, sabbia e frammenti rocciosi. In epoche successive, i terremoti hanno ripiegato questi strati di terreno, allontanando le argille blu dal mare e portandole in superficie sulla collina del Masseto.
Grazie alla loro struttura minerale, le argille sono in grado di assorbire una quantità d’acqua pari al loro peso. Nutrono le radici delle viti, mantenendole fresche e mai completamente disidratate, nemmeno nelle estati più calde. Insieme alle leggere brezze costiere, al sole del Mediterraneo e alla luce riflessa dal mare, questo tipo di terreno regala ai grappoli le condizioni ideali per una lenta maturazione dei polifenoli.
“Il cuore del Masseto, il suo lato segreto,
è una sinfonia di Mahler suonata da un’orchestra
al completo. Il suo aspetto esteriore è un piccolo
ensemble di musica da camera. È la potenza
di quell’orchestra a richiedere cura e attenzioni.”
Axel Heinz
Direttore di tenuta
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